mercoledì 13 aprile 2011

Leggendo stamattina (13/04/2011) un articolo apparso sul secolo XIX "levante" a pag.27 "CASO SANT'ANTONIO a Recco il comitato si divide", mi è sorta legittimamente una domanda: la coerenza è ancora una virtu? la mia domanda è legata non certo a chi a scritto l'articolo ma a chi ha fornito al/alla giornalista le notizie in esso contenute e dopo riportate su carta stampata.
Prima di tutto il comitato non ha nessunissima intenzione di dividersi o altro, ma solo di proseguire la strada intrapresa per ottenere risposte concrete che riportino un punto sanitario in una cittadina come Recco.
Le notizie apparse sul secolo di oggi riguardo al comitato che si divide sono decisamente il prodotto di chi all'interno del comitato stesso ha maturato un cambio di rotta ponendosi in antitesi allo spirito originario che ha fatto muovere i primi passi al comitato stesso, passi che da subito misero il comitato di Recco  in rotta di collisione contro un potere arrogante e disfattista di una regione (Liguria) acefala.
Può essere anche vero che "solo gli imbecilli non cambiano idea" ma a parte che chi cambia idea deve rendere partecipi anche i propri compagni di avventura o sventura, e possibilmente PRIMA di far pubblicare notizie che poi risultano dai fatti  infondate e utili solo ad aumentare le preoccupazioni che già gravano su un comitato cittadino che sceglie una battaglia difficile come la nostra.
 Tornando a quelli che cambiano idea, và detto che essere coerente non significa essere un idiota, e nemmeno che la coerenza è la virtù dei cretini, e non sempre dove ci sono voltagabbana c'è democrazia, intendendo il cambiamento come atto democratico. A tale proposito è necessario ribadire che la caratteristica dei voltagabbana è quella di scegliere come direzione quella del vento. Il 99% dei voltagabbana scelgono il potere. Nei momenti di grandi evoluzioni sia politiche che sociali la transumanza dei voltagabbana è visibile a occhio nudo, e particolarmente fastidiosa e pericolosa.
Riccardo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cazzate. Guarda caso chi ha scritto questa specie di lettera è proprio uno di quelli che si sono inseriti all'ultimo nella lotta condotta dal comitato iniziale ed è venuto a galla solo in seguito quando sono venuti giornalisti, televisioni ecc. dopo azioni dure (vedi blocco camion a cui non ha partecipato! sciopero della fame e a questo proposito chi insinua che le scioperanti non pranzavano ma facevano merenda sono degli infami. Coerenti bisognava esserlo dall'inizio e non infilarsi nel gruppo per scopi personali di visibilità come i capetti di oggi e molti altri che non vale neppure la pena di citare perchè sono solo dei quaccuaracua.