venerdì 20 maggio 2011


Genova, 20 maggio 2011

In Liguria e soprattutto a Genova, gli sprechi nella sanità pubblica costringono a tagli inaccettabili, come quelli cui ultimamente abbiamo assistito, leggi la chiusura dell’ospedale S. Antonio di Recco, ma non solo.

Nella nostra regione, si risparmia anche sull'emergenza e anche, sulla salute dei cittadini, infatti, sono sempre meno gli ospedali, e quelli che ci sono, sono hanno pronto soccorso completamente intasati, tanto da far pensare che, chi arriva purtroppo in un pronto soccorso ospedaliero Genovese, con un codice verde potrebbe nel tempo variare di colore, diventare rosso dovuto al protrarsi dell’attesa per una prima diagnosi, infatti, l’attesa mediamente di una visita è di 12/24 ore per un codice verde, figuriamoci se malauguratamente fosse giallo!

Quindi il risparmio in sanità porta a questo paradosso, ma non è proprio tutto vero, ci sono alcune realtà di nicchia nella sanità pubblica genovese che godono nonostante tutto, ancora di ottime risorse economiche.

La fotografia in alto lo dimostra: è una struttura progettata e costruita da poco tempo all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto, questa struttura è dovuta alla cartolarizzazione (vendita) dei beni immobili di proprietà della ASL3 “Genovese”, di cui  buona  parte di questi beni immobili sono stati acquistati da Valcomp S.p.A.

Per meglio capire: Al fine di consentire il passaggio dal nuovo varco d’entrata dell’ospedale psichiatrico (il vecchio varco è nella proprietà ceduta a Valcomp), dei dipendenti e degli utenti, ai locali ancora di proprietà dell’ASL 3”Genovese” è stata realizzata la struttura di cui sopra per la modica cifra di 173.370,70€…! . Una spesa che a dir poco sembrerebbe aun po’ eccessiva, ma comunque….

 purtroppo le sorprese di  questo tipo non mancano: tempo fa fu fatta una gara d’appalto per la fornitura di garze, le garze come ben sappiamo sono indispensabili in ogni punto sanitario; bene, queste garze di recente appalto della ASL3, nel momento in cui vengono sterilizzate in autoclave cambiano colore, da bianche diventano gialle, e quindi inutilizzabili, scienziati di indubbia fama locale stanno tentando di dare una risposta al fenomeno, forse sarà perché esse provengono dalla Cina e quindi per definizione gialle.

            Altra domanda che sale spontanea a proposito di sprechi è quella che riguarda la ristrutturazione di stabili della ASL 3 “Genovese”, che poi una volta ristrutturati con costi enormi sostenuti dalla ASL3, quindi da tutti i cittadini Genovesi, vengono alienati, venduti,  come ad esempio i costi sostenuti per la messa a norma di tutta la parte antincendio dell’ospedale di Bus alla e di Recco che come sappiamo purtroppo sono stati chiusi, ma anche qui una spiegazione potrebbe esserci, forse non tutti sanno che a fronte di opere edili nella Pubblica Amministrazione, vedi liquidazione dell’incentivo alla progettazione, previsto dall’art. 92, c. 5 del DLgs 163/06, che significa che coloro, dipendenti pubblici, che hanno  partecipato a diverso titolo e con responsabilità diverse al progetto di ristrutturazione edile , hanno diritto ad un incentivo, a questo punto sorge spontaneo domandarsi se “certi” progetti sono solo il frutto di logica legata ad un incentivo o se invece sono di una reale utilità, come gli 8 milioni di € spesi pochi anni or sono per ristrutturare l’ospedale S. Antonio di Recco,  anche perché risulta che molti progetti iniziati da alcune unità operative competenti della ASL3, abbiano proposto i lavori di ristrutturazione con un piano di spesa molto contenuto, ma che poi per poter ultimare tali piani di ristrutturazione abbiano dovuto ricorrere all’aiuto di altre unità operative non coinvolte nel progetto, in pratica dichiaro un progetto realizzabile con cifre basse prendo gli incentivi e poi dico a qualcun altro di finirlo perché i soldi messi a disposizione sono finiti, i soldi del progetto ovviamente non sono condivisi.

            Altro grande risultato volto al risparmio è certamente la scelta dell’ASL3”genovese”di adottare pannelli fotovoltaici per produrre corrente elettrica autonomamente, così da risparmiare nelle bollette di Enel e anzi, forse vendere l’eccesso di corrente all’ente erogatore di energia.

Tale progetto è stato promosso e messo in opera diverso tempo fa, primo tra tutti ad averne i benefici è stato l’Istituto Doria, a Struppa, peccato che a lavori terminati, quindi con la messa in opera dei pannelli solari, l’impianto non funziona, non funziona semplicemente perché esso non è stato messo in rete quindi collegato . Gran bel risparmio!!!

            Altro progetto obiettivo fatto all’insegna della riorganizzazione funzionale e funzionante è stato quello di proporre che  i codici bianchi!!! fossero accolti nel Palazzo della Salute di Fiumara, in via degli Operai 80, Ge Cornigliano, chiudiamo gli ospedali e pretendiamo di mandare l’utenza in ambulatori sul territorio non attrezzati dal punto di vista logistico e gestionale, con personale medico ed infermieristico legato a turni giornalieri, 7/8 del mattino 14/15 del pomeriggio, ciò significa che ammesso e non concesso che ci siano le strutture idonee ed il personale sufficiente se una persona si sente male alle 15.30 và in un pronto soccorso!!!

 Ma forse il motivo di tale proposta apparentemente bizzarra a dir poco si trova, anzi senz’altro c’è, ed è nelle diverse centinaia di migliaia di euro che accompagnano tale “proposta”

Infatti, se tutto fosse andato liscio come sperava qualcuno, tale progetto sarebbe diventato magicamente un progetto obiettivo aziendale e quindi corredato anch’esso come tanti altri lo sono stati in passato, di riconoscimenti economici dedicati agli attori principali una volta realizzato il programma.

            Sembra comunque che un risparmio ci sia stato in ASL3, ma solo a beneficio di alcuni, infatti, certuni hanno risparmiato sulla ristrutturazione del bagno, e tutti noi aimè sappiamo quanto costa, altri sul riscaldamento autonomo, anche qui i costi di una calderina sono oggi giorno veramente alti, e non ultimo coloro che hanno risparmiato sull’impianto elettrico e relative  luci adatte per  l’illuminazione da esterni.

(R.P.)

           

 




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