giovedì 21 luglio 2011

STORIA DI DIGIUNI

Il digiuno è stato nel passato molto usato nelle lotte chiamate non violente per fini politici, e ancora oggi qualche politico  o sedicente tale, o emulo vi ricorre.

Gandhi lo ha utilizzato nella sua opera di purificazione e liberazione dell’India, da notare che egli lo fece senza alcun BAR disponibile.

Anche noi  oggi 17/07/2011 in quel di Recco non ci facciamo mancare mai nulla digiunatrici comprese.

Per pura informazione, alla fine del 1800, nasce lo strano mestiere del digiunatore professionista: persona che intraprende digiuni più o meno lunghi, suscitando curiosità ed esibendosi a pagamento.

Certamente le signore pasionarie digiuniste di Recco non avranno alcuna intenzione di lasciarsi “arruolare” nelle file dei digiunatori fasulli, come coloro che cercano a tutti i costi compreso anche il digiuno, consensi mediatici a fini politici, alle spalle di una situazione drammatica.

A proposito non si riesce a capire come mai una “pasionaria digiunista” legata politicamente ad un partito di destra (FLI, ma non aveva detto di essere apolitica?), rimanga fidelizzata allo stesso, nonostante sia stato quello stesso partito politico fautore insieme ad altri della chiusura dell’Ospedale di Recco.

In oltre ci dispiace sapere che le pasionarie ultimamente non hanno avuto molta fortuna con le loro proteste, come ad esempio quella del party di Mulinetti sfociato in un clamoroso autogol, speriamo che volga diversamente quest’ultima protesta.

In ultimo ma non per ultimo vorremmo ricordare a tutti detrattori, e non, che il fatto di presentare ricorso al TAR altro non ha prodotto se non un’attenzione superiore delle istituzioni alla soluzione del problema sanità a Recco, infatti la ragione per cui non vi sono ancora cenni di ristrutturazioni e affini, è molto semplice, sino a che l’ex IML per alcuni BULLONERIA di via dei Giustiniani non sarà venduta, i lavori non potranno partire unicamente perché tale vendita realizzerebbe il fondo economico necessario alla realizzazione dei  progetti sospesi sia  dell’Ospedale sia di via Pisa 56.

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