sabato 30 aprile 2011

1648

Questa mattina, in piazza Nicoloso a Recco si sono raccolte in ultima battuta le firme per l'adesione al ricorso al T.A.R., presenti i nostri due legali Boetto e Fannin affiancati da due colleghi, a cui va il più caloroso ringraziamento per la disponibilità offerta nel seguire i banchetti itineranti e nel patrocinare gratuitamente la causa.
Le firme raccolte sono in tutto 1648, salvo la verifica che faranno la settimana prossima gli avvocati.
Il Comitato ringrazia la cittadinanza per il sostegno manifestato e le offerte fatte, si riunisce oggi per decidere il proseguio delle iniziative.
 Il Comitato pro ospedale - Vergogna
Valeria Podestà

giovedì 28 aprile 2011

Pieve Ligure

Questa mattina sono stati distribuiti a Pieve Ligure dei volantini che invitavano la cittadinanza a firmare per il ricorso al TAR siglati da forze politiche (PDL CDL) arrecanti anche polemiche di natura politica. Il Comitato sottolinea sempre la propria natura democratica e apolitica, refugiando inferenze da parte dei partiti presenti sul territorio, essendo esso un Comitato spontaneo di cittadini senza la presenza di Sindaci o Amministratori Pubblici.
Da tale azione, che ha comportato confusione nell'informazione volta ai cittadini di Pieve, il Comitato prende le distanze lamentando anche l'avvenuta lacerazione dei volantini che erano stati affissi per le vie del paese dal Comitato per informare i cittadini di Pieve sugli orari e le dislocazioni dei due banchetti che questo pomeriggio saranno presenti a Pieve Ligure.
Nonostante la campagna confusionaria a Pieve Ligure hanno firmato 68 cittadini.
Un grazie a Pieve Ligure! 
Continuando a sottolineare la propria natura democratica, il Comitato invita i cittadini di aderire alla raccolta firme eventualmente in ultima battuta, oltre che questo pomeriggio, sabato mattina a Recco dalle 10.00 in poi.
Il Comitato - Vergogna!
Valeria Podestà 

mercoledì 27 aprile 2011

Avegno e dintorni

Grande Avegno, 98 firme che si aggiungono alle 96 di Bogliasco (1 è stata aggiunta oggi pomeriggio nello studio degli avvocati), qui non c'è spazio per le polemiche, che puzzano, ma aleggia l'ottimismo che odora di fragranza, in alcune frazioni di Avegno le corriere terminano a mezzogiorno, in altre non arrivano nemmeno eppure in 98 sono venuti a firmare, l'onda d'indignati cresce e questo è il vero unico dato importante, domani Pieve sia alta che bassa per dare maggiori opportunità e sabato a Recco ci sarà l'ultimo appuntamento.
La gente capisce anche nella confusione generale e il senso di disaffezione dovuto alla nostra vetusta classe politica che ha fatto delle polemiche e dei tagli il loro pane quotidiano non è riuscito ad intaccare il senso d'indignazione che sta dilagando al quale il Comitato ha dato una voce.
Grazie!!
Il Comitato - Vergogna!
Valeria Podestà

mercoledì 20 aprile 2011

QUOTA 633 (185 a Camogli)

Siamo a quota 633 firme!!
Mille stiamo arrivando, meglio delle aspettative, Camogli ha risposto in massa con energia, piano piano sono arrivati in 185, una festa finalmente la festa della democrazia, la popolazione non molla, aumenta di paese in paese facendoci capire che non siamo portavoci di un'utopia ma di una solida necessità.
Si sta aprendo un'epoca nuova sotto i nostri occhi, l'epoca in cui, finalmente, il cittadino dice IO NON CI STO!!!
Noi ci crediamo e continuaiamo
Grazie Camogli, ci hai dato anche oggi la conferma che è giusto andare avanti verso le 1000 firme!
Il Comitato - Vergogna
Valeria Podestà

martedì 19 aprile 2011

88 a Sori mercoledi a Camogli

Sono 88 le firme raccimolate a Sori, 448 in tutto, marciamo, mancano 5 comuni, una festa a 1000, Nonna Rosa aspetta, lei vuol essere la millesima, la dobbiamo accontentare!
Mercoledì dalle 17.30 in poi si firma in piazza Schiaffino a Camogli, possono firmare tutti gli indignati!
Il Comitato - Vergogna!

lunedì 18 aprile 2011

360 firme

360! Tante sono state le firme a Recco in due ore e mezza di raccolta!
E' stata una festa, la gente si accalcava e volevano firmare tutti, per due ore e mezza senza fermarsi un attimo, i due avvocati Fanin Edvige e Boetto Francesco hanno autenticato 360 firme, facendo firmare le tre copie del ricorso al T.A.R.
Alle 21.00 abbiamo chiuso il primo banchetto itinerante con un successo insperato, il Comitato ringrazia la popolazione della partecipazione e del passaparola che ha permesso a 360 cittadini di venire in piazza a firmare contro la chiusura dell'ospedale, tanti commercianti a cui va un ringraziamento particolare perchè ci hanno sostenuto in questi giorni e molti sono venuti a firmare, un grazie a tutti i cttadini giovani e anziani perchè hanno risposto al nostro appello e hanno aspettato pazientemente il loro turno in coda.
Domani il banchetto del Comitato sarà a Sori sempre dalle 18.30 in poi mercoledi a Camogli dalle 17,30 in poi e giovedi dalle 18,30 a Uscio.
Il Comitato aspetta fiducioso che tutti i cittadini del Golfo accorranno come i recchesi a firmare. Per Recco ci sarà un'altra data, sabato 30 dalle 10 alle 12, in piazza.
Grazie cittadini!
Il Comitato - Vergogna!
Valeria Podestà

domenica 17 aprile 2011

Venite a firmare

Lunedi 18 aprile alle ore 18,30 fino alle 21,00, la cittadinanza di Recco è chiamata dal Comitato di occupazione contro la chiusura dell'Ospedale di Recco a venire in piazza del Comune presso il banchetto per sottoscrivere di fronte ai due legali Fanin e Boetto la propria volontà di aderire al ricorso al T.A.R. contro la delibera di chiusura del Sant'Antonio. Per la sottoscrizione sono necessari un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale. Di tali documenti se ne farà una fotocopia che rimarrà ai legali per le procedure di legge, ovviamento previo consenso del trattamento dei dati personali.
Il Comitato, unito, invita tutti i cittadini maggiorenni che non condividono la chiusura dell'ospedale a presentarsi numerosi per sostenere il Comitato in questa causa. Nei giorni prossimi il banchetto con la presenza due avvocati si recherà il19 a Sori presso la sede della pro-loco sempre dalle 18,30 in poi; successivamente sarà mercoledi 20 a Camogli dalle 17,30 in poi e giovedi 21 sarà ad Uscio sempre dalle 18,30 in poi.
Tali spostamenti sono stati pensati per poter raggiungere gli abitanti del Golfo Paradiso in ogni singolo Comune perchè l'Ospedale è un bene collettivo comune a tutta l'area, costituita in massima parte da anziani che possono avere difficoltà logistiche di spostamenti. La settimana dopo Pasqua il Comitato si recherà martedi 26 a Bogliasco, mercoledi 27 ad Avegno, giovedi 28 a Pieve Ligure sempre nel solito orario dalle 18,30 in poi.
Il Comitato compatto, crede fermamente nella massiccia solidarietà e nella volontà di ogni singolo cittadino di poter agire contro l'ingiustizia subita con la chiusura del Pronto Intervento e dei letti di medicina.
Il Comitato - VERGOGNA!
Valeria Podestà

sabato 16 aprile 2011

Il Comitato pro ospedale di Recco ha deciso di ricorrere al T.A.R. allo scopo saranno istituiti dei banchetti itineranti a partire da lunedi 18 con Recco,dalle 18.30 alle 20.30, 19 Sori,dalle 18.30 alle 20.30, 20 Camogli dalle 17.30 alle 20.30, 21 Uscio dalle 18.30 alle 20.30 e la settimana successiva negli altri tre Comuni con date e orari da stabilire.
Nei banchetti saranno presenti i due legali che patrocineranno gratuitamente il Comitato nella causa al T.A.R. avvocato Fanin Edvige dello studio Manzitti e avvocato Boetto dello studio Granara allo scopo di procedere all'autenticazione delle firme, sarà necessario presentarsi muniti di carta d'identità e tesserino sanitario per sottoscrivere il mandato legale di rappresentanza nella causa legale.
Il Comitato crede che tutti coloro che si sono già firmato nei giorni passati vogliano ora aderire alla causa intrapresa, il numero è fondamentale.
Il Comitato
Vergogna!

Banchetti itineranti per i 7 Comuni

Oggi si decidono le date in cui gli avvocati vengono ad autenticare le firme in ciascuno dei 7 comuni, verranno pubblicate stasera, si parte lunedì, passate parola, chiedete a tutti quelli che conoscete di venire a firmare, più siamo meno si rischia di dover sostenere il ricorso con le proprie forze, la raccolta fondi va benissimo, abbiamo circa la metà dell'importo anche in caso di sconfitta, ci vorrà circa 1 anno, speriamo molto meno. Sicuramente un ricorso al TAR firmato da 5000 cittadini ha un peso, firmato da 5 sa di "paturnia" ...:-) Ma noi siamo molti di più e ancora di più diventeremo, chiediamo a tutte le persone che conosciamo, deve essere un tam tam fra le persone,
TUTTI COLORO CHE HANNO GIA' FIRMATO SE VOGLIONO EFFETTIVAMENTE FARE RICORSO DEVONO RECARSI A FIRMARE L'AUTENTICAZIONE PRESSO I BANCHETTI DEL COMITATO NELLA PROSSIMA SETTIMANA.
Vergogna! è il nostro grido di battaglia (pacifica e democratica), non si contratta sulla salute dei cittadini, che è un diritto inalienabile, è un nostro dovere lottare per la giustizia e chiudere l'Ospedale di Recco è un'ingiustizia.
VERGOGNA!!!

venerdì 15 aprile 2011

Comunicato stampa del 15/04/2011

Il Comitato insieme alla cittadinanza del Golfo Paradiso a maggioranza ha deciso di adire le vie legali tramite ricorso al T.A.R. in opposizione alla delibera del Consiglio Regionale del 13/03/2011 riguardante la riorganizzazione dell' ospedale di Recco.
Si procederà alla raccolta delle sottoscrizioni autenticate in loco dai legali che si renderanno disponibili in diverse giornate e in tutti i sette Comuni del Golfo Paradiso.
Ribadiamo che nessuno è autorizzato a raccogliere fondi pro-comitato tranne che nei banchetti autorizzati siti presso la postazione davanti all'ospedale o in piazza del Comune a Recco.
Ricordiamo che l'offerta è libera e volontaria.
Il comitato continuerà ad organizzare ulteriori manifestazioni per sensibilizzare l'opinione pubblica e coinvolgere quante più persone possibili.
Confermiamo l'unità di intenti e d'intesa e smentiamo qualsiasi divisione all'interno del Comitato che non vede dimissionarie, confermando la propria vocazione democratica e apolitica.
Il Comitato è ancora in attesa di conferme scritte delle promesse fatte dall'ultimo incontro dell'11 trascorso.
Il Comitato crede che non vi può essere vera democrazia a meno che i cittadini di un paese comprendano che essi sono i sovrani e i protagonisti principali, agendo di conseguenza con saggezza e profonda consapevolezza; la democrazia non adempirà la sua missione a meno che gli individui si alzino con maggiore informazione e coinvolgimento e, uniti, lottino in favore della giustizia, controllando le attività dei potenti.
Uniti più di prima
Il Comitato - Vergogna

giovedì 14 aprile 2011

L’ignaro lettore che stamattina leggesse il secolo XiX, in particolar modo la cronaca del Levante, soffermandosi a quella di Recco, rimarrebbe stupito dai toni infiammati: ”le passionarie del  comitato di Recco si dimettono…..”, sottolineando uno scontro insanabile tra i membri del comitato e le due “passionarie”, e in oltre resterebbe colpito dalle considerazioni  che sono alla base di queste dimissioni  presunte o reali, infatti ad oggi al comitato di Recco non è dato sapere le motivazioni di tale scelta da parte delle due”passionarie”.
 Altrettanto troviamo strano e poco ortodosso che le persone in questione sedicenti dimissionarie (come  sancito da autorevole quotidiano locale, leggi secolo xix) abbiano avuto un incontro con il Sindaco di Recco nella mattinata odierna per problemi inerenti il comitato,  il tutto ad insaputa dello stesso , ma anzi le due “passionarie” all’arrivo prossime all’appuntamento con il Sindaco,  hanno cercato di rimanere in incognito tanto che sono entrate nel comune di Recco dall’entrata secondaria e non da quella principale, quella che vede schierati i volontari del comitato di Recco  con il gazebo a raccogliere adesioni e fondi volontari  per  il contenzioso al TAR.
Il comitato di Recco, vorrebbe una volta per tutte tentare di sgombrare il campo da ogni possibile e probabile malinteso, quindi con forza ribadiamo che il comitato è una forza comune entro la  quale può accedere chiunque abbia voglia di portare un contributo, il comitato non è prerogativa di nessuno, e nessuno può farne una prerogativa per scopi personali o di parte, in oltre:
·         IL COMITATO CONTINUA A SOSTENERE CON FORZA LAQ NECESSITA’DI RIAPRIRE UN PRIMO INTERVENTO CON LA PRESENZA NELLO STESSO DI PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO.
·         IL COMITATO PROSEGUE LA RACCOLTA DELLE ADESIONI E FONDI  VOLONTARIE AL FINE DI POTER PERSEGUIRE LE VIE LEGALI CONTRO LA DELIBERA REGIONALE DI CHIUSURA DELL’OSPEDALE  S.ANTONIO DI RECCO.
·         IL COMITATO DICHIARA CON LA MASSIMA FERMEZZA FORTE DELLA SUA COESIONE E COMPATTEZZA, DI PROSEGHUIRE AD OLTRANZA LA PROTESTA CONTRO LA DECISIONE DI CHIUDERE L’OSPEDALE DI RECCO.
·         IL COMITATO INTENDE  RIPRENDERE A BREVE UNA SERIE DI INIZIATIVE DI PROTESTA DEMOCRATICHE E PACIFICHE INERENTI LA CHIUSURA DEL S.ANTONIO.

Il comitato di Recco

mercoledì 13 aprile 2011

13 aprile

Non vi può essere vera democrazia a meno che i cittadini di un paese comprendano che essi sono i sovrani e i protagonisti principali, agendo di conseguenza con saggezza e profonda consapevolezza.
La democrazia non adempirà la sua missione a meno che gli individui si alzino con maggiore informazione e coinvolgimento e, uniti, lottino in favore della giustizia, controllando le attività dei potenti.
Daisaku Ikeda (giorno per giorno, ed esperia)

Comunicato stampa 13/04/2011

Precisazioni su inesattezze pubblicate sul secolo XIX di oggi 13/04/2011 riferite a supposte divisioni interne al Comitato pro ospedale.
Chiunque abbia fatto delle dichiarazioni in merito alle decisioni interne al Comitato, ha parlato a titolo personale e non a nome di tutto il Comitato, che, anzi, a fronte di tutti gli argomenti trattati nel corso della riunione tenutasi ieri sera, ha ribadito la propria volontà di proseguire nella contestazione per i seguenti motivi.
1) Il Comitato continua a sostenere la necessità di riaprire il Pronto Intervento con la presenza costante e continua di un medico e di un infermiere dedicati e una ventina di posti letto per ricovero di medicina generale; l'offerta di un Pronto Intervento Infermieristico non soddisfa le esigenze che hanno indotto 5000 persone a sottoscrivere il proprio dissenso e la costituzione di questo Comitato.
2) Il Comitato prosegue nella raccolta adesioni e fondi continuando a raccogliere firme in piazza del Comune e la costituzione di banchetti itineranti per raggiungere anche le frazioni, al fine di vagliare la possibilità di perseguire le vie legali, se previste dalla normativa vigente.
3) Il Comitato dichiara la volontà ferma e compatta di proseguire ad oltranza le azioni di protesta sempre in ambito democratico e apolitico.
Si precisa che ogni altra notizia contraria a questo comunicato è da considerarsi esclusivamente personale e diffamatoria.
Il Comitato pro ospedale
dott.ssa Valeria Podestà
Leggendo stamattina (13/04/2011) un articolo apparso sul secolo XIX "levante" a pag.27 "CASO SANT'ANTONIO a Recco il comitato si divide", mi è sorta legittimamente una domanda: la coerenza è ancora una virtu? la mia domanda è legata non certo a chi a scritto l'articolo ma a chi ha fornito al/alla giornalista le notizie in esso contenute e dopo riportate su carta stampata.
Prima di tutto il comitato non ha nessunissima intenzione di dividersi o altro, ma solo di proseguire la strada intrapresa per ottenere risposte concrete che riportino un punto sanitario in una cittadina come Recco.
Le notizie apparse sul secolo di oggi riguardo al comitato che si divide sono decisamente il prodotto di chi all'interno del comitato stesso ha maturato un cambio di rotta ponendosi in antitesi allo spirito originario che ha fatto muovere i primi passi al comitato stesso, passi che da subito misero il comitato di Recco  in rotta di collisione contro un potere arrogante e disfattista di una regione (Liguria) acefala.
Può essere anche vero che "solo gli imbecilli non cambiano idea" ma a parte che chi cambia idea deve rendere partecipi anche i propri compagni di avventura o sventura, e possibilmente PRIMA di far pubblicare notizie che poi risultano dai fatti  infondate e utili solo ad aumentare le preoccupazioni che già gravano su un comitato cittadino che sceglie una battaglia difficile come la nostra.
 Tornando a quelli che cambiano idea, và detto che essere coerente non significa essere un idiota, e nemmeno che la coerenza è la virtù dei cretini, e non sempre dove ci sono voltagabbana c'è democrazia, intendendo il cambiamento come atto democratico. A tale proposito è necessario ribadire che la caratteristica dei voltagabbana è quella di scegliere come direzione quella del vento. Il 99% dei voltagabbana scelgono il potere. Nei momenti di grandi evoluzioni sia politiche che sociali la transumanza dei voltagabbana è visibile a occhio nudo, e particolarmente fastidiosa e pericolosa.
Riccardo.

mercoledì 6 aprile 2011

L'ultima ristrutturazione

La giunta Biasotti programmò ed eseguì all'alba del nuovo millennio un ulteriore serie di interventi sulla struttura che hanno riguardato il rifacimento del tetto e delle facciate, la riorganizzazione funzionale del piano seminterrato, la realizzazione della nuova centrale termica e dei gas medicali in sede esterna all'edificio, la costruzione ex-novo di un corpo fabbrica centrale, comprensivo di nuovo ascensore per visitatori e nuovo vano scala, per ampliamento e realizzazione nuovi colegamenti verticali, finalizzato a determinare lo spazio necessario per la realizzazione didistinti percorsi tra utenza esterna ed interna, l'abbattimento delle barriere architettoniche, il nuovo blocco operatorio al secondo piano con due sale operatorie. Sono stati in parte ristrutturati i reparti di medicina chirurgia ed ortopedia, in attesa di ulteriore intervento. Nell'ambito della specialità di urologia è in corso di attivazione l'attività di diagnostica strumentale di chirurgia ambulatoriale e chirurgia in Day Surgery e One day surgery.
E' in corso anche l'ammodernamento delle apparecchiature radiologiche (1 Rx tradizionale ed 1 ecografo multidisciplinare con sonde dedicate ad internistica ed urologia). A breve verrà installata una nuova apparecchiatura radiologica telecomandata digitale.
Il costo complessivo di queste opere ammonta a circa € 4.200.000,00 finanziati all'80% con i fondi dell'art. 20 legge 67/88 e al 20% in conto capitale.

Così nel Novembre 2004 scriveva il Sig. Luciano Grasso allora Direttore Generale ASL3

video

Riguardatevi un po' questo video!

....un po' di storia antica

Dell'esistenza dell'antico Ospedale di Recco, o meglio "spedale", come si diceva allora rappresentando piu' luoghi di degenza ed isolamento piuttosto che di cura, si rileva notizia in un atto notarile del 1183, in cui si evice il suo posizionamento lungo la "via romana", presso il ponte che attraversa il torrente.
Da un altro atto del 1287 si rileva che lo stesso fosse intitolato a San Giovanni. Nel 1466 tale Giacomo Mazzurro lascio all'ospedale un reddito di £ 39, di cui si fece menzione in una iscrizione posta sopra l'architrave della Cappella, trasformata all'inizio del XIX secoloin corsia maggiore. L'ospedale frui di questo credito fino all'anno 1824, anno in cui fu liquidato dal Banco S. Giorgio.
Fino alla fine del XVII secolo l'Ospedale veniva definito di S.Giovanni e S.Antonio; in seguito la denominazione corrente divenne quella di S. Antonio.
L'ospedale subì nel corso dei secoli, una serie di restauri di cui uno sicuramente nel 1742, data riportata da una lapide commemorativa, e uno nel 1824, quando venne abbattuto il piccolo campanile che si innalzava nella parte orientale del tetto. Tale campanile era provvisto di una piccola campana che serviva ad annunziare le funzioni religiose che si celebravano all'interno della Cappella dell'Ospedale.
L'inizio della costruzione del nuovo Ospedale su un rialzo di fronte alla chiesetta della Madonna del Suffragio, laddove si trova ancora oggi, data invece 1902; il sito venne prescelto in quanto fuori dal centro, lontano dalla via Roma e in mezzo alla campagna.
Una delle più antiche tradizioni locali riguardante l'Ospedale è quella dell'accompagnamento e del trasporto all'ultima dimora dei poveri deceduti all'Ospedale di Recco ad opera ed a spese dell'Arciconfraternita di N.S. del Suffragio, come risulta da una documentazione del 1897. L'atto è firmato dal sindaco notaio Gerolamo Marana e dagli Assessori Giovanni Savio, Tommaso D'aste, Filippo Zerega, Luigi Picasso.
Durante la seconda guerra mondiale l'ospedale venne danneggiato dai bombardamenti alleati e quindi ancora riccostruito negli anni 1954\55 a cura del Genio Civile.
Nnel 1970 la struttura venne ampliata con l'aggiunta di un edificio riservato a Cappella, laboratorio analisi e alloggio suore, collegato al corpo originale degli inizi del 900 da una passerella.